Dai defunti possiamo imparare “ quello per cui sono morti “, ma anche quello per cui sono vissuti: per la famiglia, il lavoro, la carità verso i fratelli. Anzi impariamo il significato stesso della vita, spogliato da tutte le illusioni e le falsità del mondo. Guardata di fronte alla morte, la vita appare nella sua essenzialità, senza pesi e senza cose superflue. Si comprende benissimo, allora, che cosa durante l’esistenza terrena valeva la pena di apprezzare e che cosa no. Siccome, volenti o nolenti, questa è la strada che tutti dobbiamo percorrere, è molto utile scrutare nella condotta di coloro che ci hanno preceduto per fare tesoro della loro esperienza, dei loro insegnamenti, del loro esempio. Chi ha fatto bene ci dice “ fa come ho fatto io “: Chi invece ha sbagliato e compiuto il male ci suggerisce: “ non fare come ho fatto io “. Il ricco epulone della parabola vorrebbe avvisare i suoi fratelli che cambino condotta e non abbiano a finire come lui. Ma, ci dice il Vangelo, non è più possibile.
Più che chiederci cosa questi nostri fratelli abbiano fatto nella loro vita, possiamo domandarci che cosa farebbero se, adesso che hanno visto l’aldilà, potessero tornare a vivere una seconda volta.
Sono soltanto delle supposizioni che la fede rende inutili perché la Rivelazione ci ha insegnato che cosa è la vita eterna beata e come ad essa si giunge. “ Domani mi incamminerò sull’ultimo ponte – leggiamo nelle ultime lettere da Stalingrado , – Noi entreremo nella sera e nella notte ben preparati, se il Signore lo vuole. Ma noi non guardiamo in una notte senza fine. Noi rendiamo la nostra vita a Dio “.
Il giorno dei defunti richiama alla nostra mente la verità di fede del Purgatorio, sempre proposta dalla Chiesa nel corso dei suoi Duemila anni di storia. E’ cosa buona e giusta per noi e per loro pregare per le anime del Purgatorio.
I Frati Minimi fanno memoria delle raccomandazioni lasciate loro dal Fondatore S. Francesco di Paola nella Regola: “ per l’Ufficio dei Defunti diranno ogni giorno cinque pater noster e Ave Maria, aggiungendo anche il versetto “ Requiem aeternam “ all’ultima Ave Maria.
Leggiamo, poi, nelle Costituzioni dell’Ordine dei Minimi al N° 70 par. b) “ E’ giusto e doveroso ricordarsi dei fratelli defunti. La loro memoria edifica nel bene e stimola alla carità del fraterno suffragio. Ogni Convento abbia il necrologio dei nostri religiosi, dei quali si farà memoria giorno per giorno. I religiosi siano solleciti nel compiere i suffragi prescritti “ . E al N° 50 del Direttorio troviamo scritto “ La comunità ricordi ogni giorno nella preghiera i confratelli ed i benefattori dell’ Ordine “. Così pure al N° 53 del Direttorio leggiamo: “ Periodicamente si faranno i seguenti suffragi:
a) Ogni sacerdote applichi una Santa Messa al mese per tutti i confratelli;
b) Ogni Comunità applichi una S. Messa al mese per le Consorelle, i Terziari, i Benefattori defunti;
c) Ogni religioso potrà applicare o fare applicare cinque S. Messe all’anno per i propri defunti.
Nella Regola che il nostro Fondatore ha lasciato al T.O.M. ( Terz’Ordine dei Minimi ) troviamo scritto:
“ alla morte di un fratello o sorella di questa Congrezazione, quelli di voi che risiedono nella stessa città dove avverrà la sepoltura, a meno che ne siano impediti, prenderanno parte alle esequie.
In suffragio del defunto, entro gli otto giorni, anzitutto coloro che sono insigniti dell’ordine Sacerdotale, celebrerete una S. Messa mentre i Diaconi reciterete l’Ufficio delle Letture.
Tutti gli altri Terziari, poi, uomini e donne reciteranno con devozione quindici Pater noster e altrettante Ave Maria.
Infine alla morte di un religioso minimo, i Terziari della più vicina Fraternità diranno gli stessi suffragi e pregheranno allo stesso modo, nel giorno della Commemorazione dei defunti: e lo stesso faranno in Quaresima e in Avvento, per i fratelli e le sorelle dell’Ordine e per tutti i fedeli defunti.
Anche nella Regola delle Monache di clausura, il Secondo Ordine dei Minimi, il nostro Santo Padre San Francesco scrive: “ Tutte le Monache per l’Ufficio dei Defunti dicano ogni giorno cinque “ Pater noster “ e “ Ave Maria “, aggiungendo anche il versetto “ Requiem aeternam “ all’ultima “ Ave Maria “.
La Chiesa esorta, quindi, i fedeli a compiere opere buone non solo per tenere viva la memoria di chi è scomparso, ma anche, per suffragarne l’anima. Questi vincoli di carità, che ci uniscono anche al di là della morte , sono di grande consolazione al nostro spirito e servono a tenere viva la nostra fede e ad animare la nostra speranza. Il 2 Novembre, quindi, non è giorno di lutto ma di luce e di carità
NELLE NOSTRE PARROCCHIE DI SAN FRANCESCO DI PAOLA E DI SAN PANCRAZIO ( ex Matrice ) A PARTIRE DA MERCOLEDI’ 24 OTTOBRE CELEBREREMO LA NOVENA IN SUFFRAGIO DEI FEDELI DEFUNTI SECONDO IL SEGUENTE CALENDARIO:
Ogni giorno
– Ore 7,00 e 19,00 S. Francesco: S. Messa con omelia.
– Ore 8,00 Matrice: S. Messa, con omelia.
– Prima della S. Messa c’è la recita del S. Rosario e delle Lodi, mentre, i Sacerdoti sono disponibili per le confessioni.
IL PRIMO NOVEMBRE FESTA DI TUTTI I SANTI LE SANTE MESSE SARANNO CELEBRATE SECONDO IL SEGUENTE ORARIO:
– Ore 8,00 – 11,00 – 17,30 a S. Francesco;
– Ore 10,00 Matrice;
– Ore 11,00 e 16,00 al Cimitero.
IL 2 NOVEMBRE COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI LE SS MESSE SARANNO CELEBRATE SECONDO IL SEGUENTE ORARIO:
– S. Francesco Ore 7,00 e 17,00;
– Matrice Ore 8,00;
– Cimitero Ore 9,30 Presieduta dal Vescovo Mons Luigi Cantafora e concelebrata dai Sacerdoti presenti – 11,00 e 16,00.
Si ricorda anche che Domenica 11 novembre, con partenza alle ore 14,30 dalla Chiesa di San Francesco, la Comunità dei Padri Minimi ed il Terz’ Ordine dei Minimi unitamente a tutta la Comunità parrocchiale organizzano un Pellegrinaccio, a piedi, al Cimitero di Sambiase dove si svolgerà la Via Crucis. La cittadinanza è invitata a partecipare.
INDULGENZE IN SUFFRAGIO DEI DEFUNTI
Dal mezzogiorno del 1° Novembre a tutto il 2 Novembre si può lucrare l’indulgenza plenaria , applicabile soltanto ai defunti, visitando in loro suffragio il Cimitero, una Chiesa o un Oratorio pubblico. Durante la visita si deve recitare il Credo e un Padre nostro. Si devono, inoltre, adempiere le solite tre condizioni: Confessione, Comunione e preghiera secondo le intenzioni del Papa.
Nei giorni 1 – 8 Novembre i fedeli che visitano il cimitero e pregano per tutti i Defunti, possono lucrare, una sola volta al giorno, l’indulgenza plenaria, applicabile soltanto ai defunti, alle condizioni di cui sopra.
Il Parroco
P. Antonio Bonacci