Cari amici,
all’inizio del mio servizio come Assistente Spirituale pro.tempore della Fraternità T.O.M. di Sambiase, mi sento sollecitato,dagli ultimi avvenimenti in seno alla Fraternità stessa, che si faccia chiarezza e soprattutto unità intorno al modo di vivere e operare specifico del nostro Terz’Ordine.
Pertanto ritengo che possa essere utile, come primo vero contributo nei vostri confronti, fornire qualche idea, così come mi sgorga dal cuore.
Non si tratta niente di importante , né di definitivo, tutto può e deve essere discusso in seguito in seno alla Fraternità, durante le riunioni del lunedì, che ritengo siano la sede più opportuna, per qualsiasi tipo di discussione.
Non si tratta di un progetto ma di un itinerario di vita che esplicita e riafferma quanto contenuto nella vostra Regola, nelle Costituzioni e nel Direttorio.
L’itinerario di vita sul quale intendiamo fondare l’identità del Terziario nella Fraternità di Sambiase,ha il seguente fine:
Vivere pienamente e radicalmente il Carisma Penitenziale Minimo nella società Sambiasina in cui siamo inseriti; e questo, farlo con fedeltà al Vangelo e alla Santa Regola interpretata dalle Costituzioni e dal Direttorio.
L’interpretazione ufficiale, in caso di dubbio, è demandata soltanto agli organi Superiori: il Padre Generale, l’Assistente Generale, la Congregazione per i Laici . Nessun’altro ha il potere d’interpretare o di imporre idee particolari.
Il conseguimento di tale fine consentirà di realizzare un obiettivo di fondo: essere adulti nella fede, entusiasti testimoni della vita laicale minima, vivendo la vita fraterna, tutti uniti dalla carità, aperti al servizio ecclesiale ed alla missione sia all’interno della nostra città di Lamezia Terme, che del nostro Quartiere di Lamezia Ovest, ex Comune di Sambiase.
Il fondamento di questa identità è una spiritualità centrata sulla persona di Cristo, vissuta lasciandosi plasmare dallo Spirito Santo per interiorizzare e quindi esprimere i valori tipici del carisma penitenziale propostocci da San Francesco.
Alla luce di questo obiettivo e tenendo conto del tema della conversione, suggerisco ad ogni Terziario una attenta verifica personale e comunitaria dell’essere laici minimi, fondamentale, in questo momento storico che sta vivendo la vostra Fraternità: il Settantesimo anniversario di fondazione.
La verifica dovrà avere come punto di riferimento la Parola di Dio e la Sacra Regola.
Abbiate il coraggio di riprendere tutti in mano la Regola, se volete possiamo farlo insieme, magari lasciando da parte tutti gli altri programmi che ci vengono proposti dall’alto, ci accorgeremo che la Regola è una proposta di vita; verifichiamone la comprensione e la concreta attualizzazione nella nostra fraternità.
Viviamo l’identità minima attraverso tre atteggiamenti che ritengo essere peculiari e fondamentali: la Preghiera, la Penitenza e la Carità.
Preghiera : Ripartiamo da Dio, dalla centralità del nostro rapporto con Lui. Impariamo a pregare con la Parola di Dio. Riscopriamo la Preghiera liturgica. Accostiamoci alla preghiera contemplativa tipica del Nostro Fondatore.
Penitenza: Fare penitenza significa anzitutto rinunciare al male, alla cattiveria,alla maldicenza. Rivalutiamo soprattutto la pratica tradizionale del digiuno e dell’astinenza, non tanto del mangiare ,quanto delle parole inutili e superflue; facciamo la scelta di una vita sobria e austera.
Carità: il primo luogo in cui deve essere sperimentata la carità è la stessa Fraternità, nella quale dobbiamo potenziare l’accoglienza, il dialogo e l’ascolto. Il dinamismo missionario della Carità si concretizzi in scelte di servizio e di apostolato rispondenti al territorio sambiasino e coerenti con la pastorale ordinaria dettata dalla Comunità Religiosa dei Frati Minimi , i quali mettono in pratica la Pastorale Diocesana, e che come Parroci in solidum guidano questa porzione di Chiesa Lametina.
L’augurio è che ciascuno dei punti espressi possa essere oggetto approfondito di esame personale e comunitario.
La domanda alla quale ognuno di noi deve rispondere è : Vivo o almeno intendo vivere secondo questo ideale di vita che mi viene proposto dal mio fondatore San Francesco di Paola?
Essere Terziari Minimi è una vocazione e come tale la sua realizzazione piena dipende dall’ascolto dello Spirito Santo che parla al nostro cuore e dall’impegno fedele di ciascuno di noi.
Vogliate riflettere sulla vostra identità proprio a partire dalla Regola perché essa, quale strumento di salvezza, vi è stata consegnata dal Fondatore, che vi esorta a leggerla con assiduità perché vi si imprima nel cuore e così possa essere realmente osservata da tutti indistintamente.
P. Antonio Bonacci